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Necroforo: chi è e cosa fa l'addetto alle pompe funebri

il necroforo si occupa di tutti gli aspetti del funeraleIn ogni momento della nostra vita, incontriamo varie professioni e figure professionali, ciascuna con i propri ruoli e responsabilità. Tuttavia, vi sono alcuni mestieri meno conosciuti, ma essenziali, come il necroforo. Questo termine potrebbe non suonare familiare a tutti, eppure, la figura professionale che rappresenta svolge un ruolo cruciale durante un momento tanto delicato quanto inevitabile: il funerale. Esploriamo insieme il mondo del becchino e proviamo a scoprire di più su questa professione, che opera in silenzio e con grande rispetto attorno al delicato tema della morte.

Cosa fa un necroforo

anche una donna può svolgere il lavoro di Necroforo
anche una donna può svolgere il lavoro di Necroforo

Cosa fa il necroforo? L’addetto, o “becchino”, si occupa prevalentemente della preparazione e gestione del defunto, garantendo che ogni aspetto sia curato nei minimi dettagli. La sua attività comprende la vestizione del defunto, l’allestimento e la preparazione del cofano funebre, e la cura di altri dettagli, come l’allestimento della camera ardente e il trasporto del feretro. Il becchino opera in collaborazione con altri operatori dell’impresa funebre, assicurando che l’ultimo saluto a una persona cara si svolga nel migliore dei modi, offrendo professionalità e rispetto.

L’addetto necroforo si occupa anche delle pratiche cimiteriali e del trasporto del defunto. Egli assicura che ogni fase, dalla camera ardente all’eventuale sepoltura o cremazione, sia eseguita con la massima cura e precisione. L’operatore ha anche il compito di garantire la sicurezza sul lavoro, seguendo tutte le norme vigenti in materia di salute e sicurezza, e rispettando i protocolli stabiliti dalle agenzie funebri.

Le sue mansioni:

  1. Ritiro della Salma: Prendersi cura del trasporto della salma dal luogo del decesso (che può essere un’abitazione, un ospedale, o altro) fino alla camera mortuaria o all’obitorio.

  2. Preparazione del salma: Includendo la vestizione, la sistemazione nel cofano funebre, e l’applicazione di tecniche di conservazione secondo la normativa vigente.

  3. Gestione Documentazione: Assicurarsi che tutti i documenti necessari per il trasporto, la vestizione del defunto, la sepoltura o la cremazione siano in ordine e conformi alle leggi.

  4. Collaborazione: Lavorare in collaborazione con altri operatori dell’impresa funebre e delle autorità locali per garantire che il servizio funebre proceda senza intoppi.

  5. Allestimento e Conduzione del Funerale: Preparare la camera ardente, guidare il corteo funebre e assicurarsi che il servizio si svolga come desiderato dai parenti del defunto e secondo le norme in vigore. L’allestimento può variare a seconda di dove muore una persona magari in un decesso in casa.  Nel caso in cui il decesso avviene in una RSA potrebbero esserci altre cose da prendere in considerazione e ti consigliamo di leggere l’articolo: cosa fare se un genitore muore in una casa di riposo?

  6. Supporto alla Famiglia: Offrire un supporto discreto e professionale ai familiari durante la cerimonia funeraria e nel corso delle fasi preparatorie e conclusive della stessa.

  7. Manutenzione e Pulizia: Provvedere alla pulizia e alla sanificazione degli spazi in cui il corpo viene preparato e allestito, e alla manutenzione dei veicoli utilizzati per il trasporto.

  8. Trasporto Funebre: Garantire il trasporto del feretro al cimitero o al crematorio e, se necessario, da un luogo di culto o altro luogo in cui si tiene la cerimonia.

  9. Sepoltura o Cremazione: Supervisionare le operazioni di sepoltura o cremazione, assicurandosi che avvengano nel rispetto delle volontà della famiglia e delle leggi locali.

  10. Resaconti e Amministrazione: Gestire la burocrazia post-funerale e mantenere una comunicazione chiara e costante con la famiglia e altri professionisti coinvolti.

  11. Vendita di Articoli Funebri: A volte, l’operatore alle pompe funebri potrebbe occuparsi anche della vendita di articoli funebri, come cofani, lapidi, fiori e altro, assistendo la famiglia nelle scelte.

FAQ sul lavoro di necroforo

Il mondo del funerale ha un proprio linguaggio e varie figure professionali. Oltre al necroforo, ci sono anche gli operatori funebri, figure che si occupano prevalentemente dell’organizzazione e conduzione dell’attività funeraria, e gli addetti alle pompe funebri, che si occupano dei servizi di onoranze funebri in generale. Il termine “becchino” è spesso utilizzato, ma in modo improprio, come sinonimo di becchino o addetto funebre, mentre storicamente il becchino era colui che scavava le fosse nei cimiteri.

Un operatore funebre può avere diversi compiti e spesso si interfaccia direttamente con le famiglie, assistendole nelle scelte relative al servizio funebre e occupandosi delle procedure amministrative. L’attività dell’operatore funebre si svolge, quindi, in stretta collaborazione con altri operatori del settore, come il becchino, per assicurare che ogni aspetto del servizio funerario sia gestito al meglio.

Per diventare becchino, è necessario partecipare ad un corso addetto necroforo, che può essere organizzato da enti di formazione o agenzie funebri. Il corso mira a fornire tutte le conoscenze teoriche e pratiche relative alle diverse fasi della gestione del defunto e delle pratiche cimiteriali e funebri. Si apprenderanno le tecniche di movimentazione delle salme, le norme di sicurezza e igiene, e le competenze necessarie per gestire al meglio ogni aspetto pratico e burocratico.

Per potersi iscrivere al corso becchino è spesso richiesta la maggiore età e, talvolta, un titolo di studio di scuola secondaria. Al termine del corso, previo superamento dell’esame finale che può comprendere una parte scritta e una pratica, viene rilasciato un attestato. Questo ottenere l’attestato consente di operare nel settore funerario, essendo in possesso delle competenze necessarie e riconosciute.

Inoltre, il necroforo deve possedere delle competenze pratiche e tecniche specifiche che gli permettano di gestire al meglio tutte le fasi della preparazione e gestione del defunto. Dalla vestizione alla sistemazione nel cofano funebre, ogni dettaglio deve essere curato con attenzione, sempre nel rispetto delle normative vigenti e delle volontà della famiglia.

Quando si parla di necroforo, potrebbe sorgere spontanea una domanda: chi può intraprendere questa professione? Essere un addetto alle pompe funebri richiede una particolare resistenza emotiva e la capacità di gestire situazioni che potrebbero risultare difficili da un punto di vista psicologico. L’operatore deve, infatti, saper gestire il lutto e le emozioni dei parenti del defunto con empatia e professionalità, mantenendo sempre un approccio rispettoso e discreto.

Inoltre, il necroforo deve possedere delle competenze pratiche e tecniche specifiche che gli permettano di gestire al meglio tutte le fasi della preparazione e gestione del defunto. Dalla vestizione alla sistemazione nel cofano funebre, ogni dettaglio deve essere curato con attenzione, sempre nel rispetto delle normative vigenti e delle volontà della famiglia.

Un aspetto interessante è comprendere il compenso economico legato a questa figura professionale. La domanda “Quanto prende un addetto alle pompe funebri?” può avere risposte diverse a seconda del contesto geografico e dell’esperienza dell’individuo. Il guadagno di un becchino può variare in base a numerosi fattori, quali la regione di operatività, l’esperienza accumulata, e le specifiche competenze acquisite nel tempo.

In generale, lo stipendio può essere influenzato anche dal tipo di impiego (se presso un’agenzia funebre, in modo autonomo o in collaborazione con enti pubblici come i comuni). Diversi potrebbero essere anche i benefit e le condizioni lavorative offerte dal datore di lavoro, con potenziali variazioni in base alla dimensione dell’agenzia e al numero di servizi offerti.

Per diventare addetti in questo settore, la strada fondamentale passa attraverso la formazione. Il corso di operatore necroforo rappresenta il principale percorso formativo per chi desidera intraprendere questa professione, fornendo tutte le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per operare nel settore funebre. L’individuo apprende non solo le competenze tecniche per la gestione della salma, ma anche nozioni relative alle normative vigenti e alle pratiche burocratiche e amministrative correlate.

L’aspetto formativo è fondamentale per poter operare in modo professionale e nel rispetto delle norme, garantendo un servizio che sia sempre di qualità. Essere un operatore nel settore funebre significa infatti operare con grande etica e rispetto, accogliendo il dolore delle famiglie e supportandole nel migliore dei modi in un momento tanto delicato e difficile.

La durata del corso addetto necroforo può variare in funzione dell’ente che lo propone e dalle specifiche aree di approfondimento che vengono trattate. In generale, i corsi possono avere una durata variabile, spesso oscillando tra alcune settimane e diversi mesi, e possono includere sia lezioni teoriche che momenti di pratica professionale, nei quali gli allievi hanno la possibilità di apprendere direttamente sul campo le competenze necessarie.

La formazione di un necroforo non termina necessariamente con il conseguimento dell’attestato. La professione può richiedere aggiornamenti costanti, dati anche dai cambiamenti nelle normative e dalle evoluzioni nel settore funerario, assicurando che l’operatore sia sempre al passo con le più attuali prassi operative e normative del settore.

Conclusione

Il mestiere del necroforo è avvolto da un’aurea di silenziosa essenzialità. Svolge un ruolo cruciale, spesso nell’ombra, ma con un impatto profondo e significativo nel delicato momento del congedo da una persona cara. Attraverso la formazione e un approccio empatico e rispettoso, l’operatore assicura che ogni passaggio, dalla preparazione del corpo alle procedure cimiteriali, avvenga con cura, professionalità e rispetto. Una figura che, con discrezione, affronta quotidianamente il delicato confine tra vita e morte, offrendo supporto a coloro che rimangono.