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Sala mortuaria e sala del commiato

In un momento delicato e carico di emotività come quello della perdita di un caro, si presentano molte domande. La camera mortuaria e la sala del commiato rappresentano due termini con cui si viene in contatto, spesso per la prima volta. Questo articolo intende spiegare cosa siano, a cosa servano e come vengano allestite.

allestimento camera mortuaria

Cos'è la camera mortuaria

La camera mortuaria, conosciuta anche come obitorio, è il luogo ospedaliero o cimiteriale dove vengono collocate le salme dei defunti. Come una nave in un porto tranquillo, accoglie il defunto, fornendo un luogo di passaggio prima del trasferimento presso l’abitazione o la casa funeraria. È qui che si può eseguire un’autopsia, se necessaria, e dove il corpo viene preparata per l’eventuale esposizione.

Questo luogo assume una doppia funzione. Da un lato, ha un ruolo tecnico, essendo il luogo dove l’impresa di onoranze funebri si occupa dell’allestimento della salma. Dall’altro, ha un significato emotivo e simbolico, fungendo da “ponte” tra la vita e la morte, tra il ricordo e il commiato.

Che differenza c'è tra camera ardente e camera mortuaria?

La Sala del Commiato e la camera ardente sono due entità distinte, sebbene collegate dallo stesso filo del rito funebre. La sala mortuaria è l’edificio o la sezione dell’ospedale dove viene accolta la salma appena dopo il decesso. Al contrario, la camera ardente è il luogo, spesso allestito in un’agenzia di onoranze funebri o presso l’abitazione del defunto, dove avviene l’esposizione delle salme.

In una similitudine, la sala mortuaria è come una “sala d’attesa”, dove il corpo resta in un deposito di osservazione, mentre la camera ardente è come un “salotto”, dove i parenti e gli amici del defunto possono vegliare e dare l’ultimo saluto.

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L’obitorio è il luogo in cui vengono effettuate varie procedure di preparazione del corpo del defunto, compresa la vestizione e la collocazione nella bara. Inoltre, è qui che si eseguono eventuali autopsie richieste dalle autorità competenti. Queste operazioni vengono eseguite da personale specializzato, tra cui medici e Operatori Socio Sanitari (OSS).

Inoltre, in alcune circostanze, può fungere da luogo di commiato. Come un porto dal quale si saluta un viaggiatore in partenza, i parenti e gli amici possono venire per un ultimo saluto, per un momento di riflessione o per una preghiera.

La permanenza in Sala del Commiato varia in base alle normative locali e alle esigenze dei familiari. Generalmente, una salma può restare in sala mortuaria per un periodo che varia da alcune ore a diversi giorni. Questo tempo permette alle famiglie di organizzare le esequie e di allestire l’eventuale camera ardente.

Come un libro che viene lasciato sul tavolo prima di essere definitivamente chiuso, il corpo rimane in obitorio finché non è pronta per l’ultima fase del rito funebre: il funerale, la cremazione o la sepoltura.

L’obitorio è regolata da una serie di normative specifiche. Queste leggi, spesso definite a livello regionale, regolamentano vari aspetti, tra cui l’orario di apertura, il periodo massimo di permanenza del corpo e le procedure per il trasferimento della salma.

È importante sapere che ogni azienda ospedaliera o azienda ospedaliero-universitaria deve possedere una propria Sala del Commiato. Allo stesso modo, ogni cimitero deve avere un obitorio cimiteriale. Queste normative aiutano a garantire che ogni passaggio nel processo del commiato sia gestito con la massima cura e rispetto.

Andare in sala mortuaria per dare l’ultimo saluto ad un caro può essere un’esperienza emotiva. In termini di abbigliamento, non esistono regole ferree. Tuttavia, è consigliabile optare per abiti sobri e rispettosi, preferibilmente scuri.

Il rispetto per il defunto e per il luogo sacro della sala mortuaria dovrebbe guidare la scelta del vestiario. Come quando si visita una chiesa o un tempio, l’abito dovrebbe riflettere il rispetto e la gravità del momento.

La camera mortuaria è un luogo di lavoro per varie figure professionali. Medici legali, infermieri, operatori socio-sanitari (OSS) e personale delle imprese funebri sono i principali addetti ai lavori.

Il personale medico si occupa delle eventuali autopsie e del rilascio dei certificati di morte, mentre gli OSS e il personale delle imprese funebri si occupano della preparazione della salma, compresa la vestizione e la collocazione nella bara.

L’Operatore Socio Sanitario (OSS) svolge un ruolo fondamentale nell’obitorio. È l’OSS che si occupa delle cure post-mortem, compresa la pulizia del corpo, la vestizione, il make-up e la collocazione del corpo nella bara.

L’OSS lavora con cura e rispetto, garantendo che la salma sia presentata nel modo più dignitoso possibile. Come un pittore che si prende cura di ogni dettaglio, l’OSS cura ogni dettaglio nella preparazione della salma.

La Casa del Commiato e la Casa Funeraria sono due termini che vengono spesso usati in modo intercambiabile, ma esistono delle differenze. La Casa del Commiato è generalmente un edificio annesso al cimitero, destinato all’accoglienza delle salme prima del seppellimento o della cremazione. Qui avviene la veglia funebre, e quindi è il luogo del “comunione”, dove si prende commiato del defunto.

D’altra parte, la Casa Funeraria è il luogo dove si svolgono i servizi funebri, compresa la veglia. Può essere di proprietà di un’impresa di onoranze funebri o essere un luogo pubblico. In una similitudine, la Casa del Commiato è come la “sala d’attesa” prima del “viaggio finale”, mentre la Casa Funeraria è come la “stazione” da cui parte questo viaggio.

Ora che abbiamo esplorato il tema della camera mortuaria, speriamo di aver fornito un menu di navigazione per comprendere meglio il suo significato e la sua funzione. In un momento tanto delicato, avere le informazioni giuste può fare la differenza, fornendo conforto e chiarezza.